L’agricoltura del “non fare”

resa famosa da Masanobu Fukuoka, non significa letteralmente non fare nulla, ma piuttosto evitare interventi non necessari che disturbano l’ecosistema naturale del suolo. La semina in questo approccio è molto diversa da quella convenzionale. Ecco i procedimenti principali:

1. Nessuna Lavorazione del Suolo

Il terreno non viene arato né zappato. Si lascia che la struttura naturale del suolo, creata da radici, lombrichi e microrganismi, rimanga intatta.

2. Nessun Diserbo

e erbe spontanee non sono viste solo come nemiche, ma come parte dell’ecosistema. Si cerca di gestirle, non eliminarle, spesso usando la pacciamatura o colture di copertura.

3. Uso di Pacciamatura Naturale

Si utilizza paglia, fieno, sfalci d’erba o i residui della coltura precedente per coprire il terreno. Questo protegge il suolo, mantiene l’umidità, previene la crescita eccessiva di erbe spontanee e nutre il terreno decomponendosi.

4. Semina Diretta o Tramite Palline d’Argilla

Poiché il terreno non viene lavorato, i semi devono essere introdotti in modi specifici.

Procedimento di Semina:

Ci sono principalmente due metodi usati nell’agricoltura del non fare:

Metodo 1:
Semina Diretta con Pacciamatura e Colture di Copertura

Passaggio 1:

Preparazione:( Minima ) 

Se c’è una copertura di erbe spontanee o una coltura precedente (es. trifoglio, veccia usati come sovescio), questa viene tagliata o allettata (piegata a terra) poco prima della semina. *Non* viene rimossa né interrata. Questa massa vegetale diventerà la pacciamatura.

Passaggio 2:

Semina:

I semi vengono sparsi *direttamente* sul terreno, sopra la pacciamatura esistente o quella appena creata con il taglio della copertura. Per semi più grandi, si può fare un piccolo foro o solco superficiale nella pacciamatura per assicurare un contatto migliore con il terreno sottostante, ma senza smuovere la terra in profondità.


Passaggio 3:

Copertura
(se necessario):

A volte, i semi sparsi vengono leggermente coperti con un altro strato sottile di paglia o materiale simile, specialmente per proteggerli dagli uccelli o dal disseccamento troppo rapido.

Passaggio 4:

Tempismo:

È cruciale seminare nel momento giusto, spesso poco prima delle piogge attese, in modo che l’umidità naturale favorisca la germinazione attraverso lo strato di pacciamatura. Si segue il calendario naturale più che quello agricolo convenzionale.

Metodo 2:
Semina con Palline d’Argilla (Nendo Dango)

Questo è il metodo
più iconico sviluppato da Fukuoka

ideale per seminare su aree più vaste o difficili, e per proteggere i semi.

Passaggio 1:

Preparazione dei Materiali:

* **Semi:** Scegli le varietà adatte al tuo clima e terreno. Spesso si mescolano diverse specie (policoltura) nello stesso lotto di palline.

* **Argilla:** Argilla in polvere fine (bentonite o argilla locale setacciata). L’argilla serve da legante e protegge i semi.

* **Materiale Organico/Fibroso (Opzionale ma consigliato):** Compost fine, letame maturo setacciato, pula di riso, fibre vegetali tritate. Aiuta a trattenere umidità e fornisce un primo nutrimento.

* **Acqua:** Pulita.


Passaggio 2:

Miscelazione:

In un contenitore, mescola bene i semi con l’argilla in polvere e il materiale organico (se usato). Le proporzioni variano, ma un punto di partenza può essere 1 parte di semi, 3-5 parti di argilla, 1 parte di compost (in volume).

* Aggiungi acqua *pochissimo alla volta*, mescolando continuamente. L’obiettivo è ottenere un impasto umido ma non appiccicoso, che si possa modellare. È facile aggiungere troppa acqua, quindi procedi con cautela.


Passaggio 3:

Formazione delle Palline:

Prendi piccole quantità di impasto e modellale tra le mani per formare delle palline, solitamente di diametro compreso tra 1 e 3 cm. Ogni pallina conterrà alcuni semi.

* L’impasto può anche essere steso e tagliato in cubetti, che poi si arrotondano.


Passaggio 4:

Asciugatura:

Disponi le palline fresche su un telo o una rete all’ombra, in un luogo ventilato. Devono asciugare per 1-2 giorni (o più, a seconda del clima) finché non sono dure all’esterno. Non devono seccare completamente al sole diretto, che potrebbe danneggiare i semi. Devono essere abbastanza dure da non rompersi facilmente e resistere a insetti e roditori.

Passaggio 5:

Semina (Spargimento):

Le palline d’argilla vengono sparse sul terreno *prima* della stagione delle piogge o quando si prevedono precipitazioni adeguate. Non c’è bisogno di interrarle.

* L’argilla protegge i semi da uccelli, insetti e dal sole diretto.

* Quando piove a sufficienza, l’argilla si ammorbidisce e si scioglie gradualmente, permettendo ai semi di germinare nelle condizioni micro-ambientali favorevoli create dalla pallina stessa e dalla pacciamatura sottostante (se presente).


Considerazioni Chiave:

Osservazione:

Questo metodo richiede un’attenta osservazione della natura, dei cicli stagionali, del tempo e delle condizioni specifiche del tuo terreno.

* **Pazienza:** I risultati potrebbero non essere immediati come nell’agricoltura convenzionale. È un processo che lavora *con* i tempi della natura.


Adattamento:

Non esiste una ricetta unica. Dovrai sperimentare e adattare le tecniche (proporzioni delle palline, tempistica, scelta dei semi) al tuo ambiente specifico.

* **Biodiversità:** L’agricoltura del non fare favorisce la biodiversità. Mescolare semi di diverse piante (cereali, legumi, ortaggi) nelle palline o nella semina diretta è comune e benefico.

In sintesi

seminare con l’agricoltura del non fare significa affidarsi ai processi naturali, proteggendo i semi (spesso con l’argilla) e utilizzando la copertura del suolo (pacciamatura naturale) invece della lavorazione meccanica, sincronizzando l’azione con i ritmi naturali come le piogge.